Riportiamo parte di una interessante recensione del libro “Per fare un manager ci vuole un fiore” firmata da Catone Assori e pubblicata sul sito web Economia Italiana.
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Niccolò Branca alle prese con una domanda scomoda: può la meditazione cambiare una persona e al tempo stesso l’azienda?
Un libro coraggioso, imbastito sulle difficili scelte quotidiane. Quelle intinte in un credo teso a supportare il cambiamento ma che, giocoforza, finiscono per scontrarsi con la necessità, nel contesto aziendale, di far quadrare i conti. Il tutto rapportato a un difficile interrogativo: “Dove sta l’equilibrio fra l’anelito alla semplificazione e l’imperiosa richiesta di creare del reddito?”. Annotazioni peraltro imparentate con un obiettivo di fondo: quello di contribuire, attraverso la passione e la conoscenza, alla realizzazione di un mondo migliore.
Ecco, su questo crinale non certo facile da percorrere si sviluppa il “saggio” scritto dal conte Niccolò Branca dal titolo Per fare un manager ci vuole un fiore. Come la meditazione ha cambiato me e l’azienda (Mondadori, pagg. 222, euro 17,00). Ovvero dall’imprenditore che sin dai primi anni Novanta si dedica alla pratica meditativa, una pratica “che lo porta a integrare dimensioni umanistiche all’interno di una leadership internazionale”.
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