I momenti di crisi sono opportunità di trasformazione anche culturale. Le idee negative, i pregiudizi, certi linguaggi stereotipati possono anch’essi subire il cambiamento e ritrovare nuovi significati, tramutarsi in idee positive, stimoli e nuove attitudini.
Ne è un esempio la nostra scelta di prendere un semplice modo di dire come “il fare le cose all’italiana” e cercare di vederlo con occhi diversi, portarlo fuori dal mondo delle credenze per ricondurlo al suo significato reale. Molte aziende italiane con il loro “fare” non solo smentiscono questo luogo comune, ma ne ribaltano totalmente il senso.
E allora il “fare” diventa un “fare bene”, con sapienza artigianale e originalità, capacità di creare innovazione, nel rispetto della tradizione, delle persone e dell’ambiente, il fare bene diventa un’arte, una nuova cultura del fare.