Un paio di settimane fa, ai giardini pubblici “Indro Montanelli” di Milano, ho potuto visitare Orticola, la splendida mostra-mercato di fiori e piante, che valorizza tutti coloro che si impegnano con passione nella coltivazione di nuove varietà botaniche e nella conservazione e divulgazione di piante antiche, rare e poco conosciute.
Che meraviglia passeggiare in mezzo a così tanto verde, a quelle infinite varietà di piante, fiori e colori. Tutte unite però da un unico denominatore comune, la bellezza. Una bellezza che non è opera dell’uomo.
Mi complimento con tutti gli organizzatori e tutti i volontari – specialmente i più giovani – sensibili allo sviluppo del verde a Milano.
La loro è una manifestazione che nasce da uno scopo bello e nobile.
Il Comune di Milano ne ha riconosciuto il valore culturale e di recente ha firmato con Orticola un accordo a favore di progetti per nuove aree verdi pubbliche e per la risistemazione di quelle esistenti.
Se osservando la bellezza di un fiore potessimo risvegliare anche la bellezza che è in noi, tutto il nostro modo di operare cambierebbe all’istante.
Angelus Silesisus diceva: [su_quote]La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no.[/su_quote]
Risiede proprio in questo il senso della bellezza. Là dove non c’è l’io fenomenico risboccia l’amore, la libertà dai condizionamenti, il distacco. Insomma, la bellezza.
Passeggiare tra tanta energia vitale non può che farci avvicinare sempre più alla vita, facendocene innamorare. E quando si è innamorati della vita si mette quell’amore sopra ogni cosa, e ci sentiamo parte di un tutto.
Non più osservatore e osservato: in questa ineffabilità siamo un tutt’uno.
Non più separazioni, non più conflitti.
Nella meraviglia visiva anche le parole scompaiono.
Dal silenzio sboccia la Presenza, libera dal passato e dal futuro.
Grazie, Orticola, per portare a Milano la Bellezza.
[su_heading]Alcune foto di Orticola 2014[/su_heading]