Anatomia della Guarigione
I sette principi della Nuova Medicina Integrata
Il primo libro di Erica Francesca Poli, medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor.
Sono molti i metodi che possono avvicinarci alla guarigione, ecco un libro che li mette in relazione fornendone una chiave di lettura chiara ed esaustiva, anche alla luce delle più recenti scoperte delle neuroscienze e della medicina quantistica.
Erica è una cara amica, ma naturalmente non è questa la ragione per cui oggi vi sto invitando a leggere il suo libro. Direi invece che la stima che nutro nei suoi confronti, come persona e come scienziata, trova perfetto riscontro in queste pagine in cui l’autrice, con un linguaggio accessibile ma supportato da forti basi scientifiche, svela le connessioni che legano corpo, emozioni, mente e spirito.
Il risultato è un’opera di grande spessore che dona un contributo fondamentale alla comprensione del potere di guarigione che possiamo manifestare. Può, inoltre, aiutare molti a sviluppare il proprio metodo di guarigione attraverso tecniche curative integrate ed efficaci.
Ed è questa la vera ragione per cui ve ne consiglio caldamente la lettura.
La malattia fisica è il risultato finale di un processo che parte dal nucleo emotivo ed energetico della persona, dice l’autrice.
Ogni essere umano possiede il potenziale della guarigione. Tuttavia, il concetto di guarigione è molto diverso dal concetto di cura. Saper guarire significa infatti saper comprendere e maneggiare la propria unità psichesoma.
La forza di guarigione deriva allora dalla dimensione interiore, dalla guarigione emotiva, dalla liberazione del flusso energetico, fino alla connessione con la propria anima.
Nelle pagine di Anatomia della Guarigione Erica Francesca Poli non perde mai il rigore scientifico e propone un percorso di sintesi con la chiarezza di chi ha realmente maturato la capacità di interconnettere, con equilibrio, le differenti aree del sapere.
In tal modo l’autrice offre, a chiunque voglia, la possibilità di trasformare ciò che viene comunemente definita “malattia” in una straordinaria esperienza di crescita interiore e realizzazione.
Per dirlo con le stesse parole dell’autrice, [su_quote]in questo senso dunque la mal-attia è ben-attia, ossia occasione di guarigione[/su_quote].
Niccolò Branca
Nei ringraziamenti alla fine del mio libro “Anatomia della guarigione” a cui tu hai voluto dedicare un post così sentito, di cui ti sono profondamente riconoscente, si legge:
“Grazie a Niccolò Branca, per il garbo con cui dipana la meditazione e il coraggio.”
Non ho trovato allora e adesso parole migliori per rendere esprimibile la unicità di questo connubio di forza, compassione e delicatezza che ti appartiene.
Grazie dunque per manifestarlo, nelle opere, nella vita e in un libro prezioso come quello che hai appena pubblicato.
Credo che “Per fare un manager ci vuole un fiore” sia un testo irrinunciabile, una testimonianza potente e lieve della applicazione straordinaria della meditazione nelle nostre vite e di come una mente che trasforma se stessa e si apre agli orizzonti della coscienza, abbia realmente potere di trasformazione sulla materia.
Grazie
Erica Poli