TED: quando le idee meritano di essere diffuse
Sono certo che molti di voi hanno già sentito parlare di TED (Technology, Entertainment, Design), o addirittura considerano il suo sito web un imprescindibile riferimento e magari fruiscono dei suoi talks in modo regolare.
Per chi invece ancora non la conoscesse, posso dire che TED è un’organizzazione non-profit fondata sulla convinzione che alcune idee hanno il potere di cambiare gli atteggiamenti e la vita quindi, in ultima analisi, il mondo.
Idee che, proprio per questo, meritano di essere diffuse come recita lo slogan di TED (“ideas worth spreading”).
Tutto è iniziato 30 anni fa, con un congresso californiano in cui convergevano tecnologia, intrattenimento e design e poi è andato avanti, anno dopo anno, attraverso molteplici iniziative che hanno catturato l’interesse di tutto il globo.
Con TED, i pensatori più ispirati del mondo e i maggiori protagonisti del “fare” sono invitati a raccontare le proprie idee in presentazioni di massimo 18 minuti.
Ed è proprio con questa breve e collaudata modalità che i relatori più profondi, ironici, appassionati, commoventi, incontrano una comunità aperta all’ascolto e curiosa di confrontarsi con le idee altrui.
E l’incontro, inutile dirlo, si amplia in modo esponenziale sul sito http://www.ted.com dove i vari interventi sono poi messi a disposizione di tutti, gratuitamente, in 100 diverse lingue.
Ora però i temi trattati sono ancora più vasti di quelli originari e includono la scienza, gli affari, le arti e le questioni globali da cui il nostro mondo e la nostra società dipendono.
Da alcuni anni, con questostesso spirito di “idee che meritano di essere diffuse”, TED ha lanciato un programma, chiamato TEDx, di eventi locali organizzati in modo indipendente.
Perciò anche in molte città italiane, da Trento a Catania, si svolgono diversi TEDx.
A me questo appare indubbiamente come il sintomo di un’Italia che si muove, che agisce, che vuole essere protagonista del cambiamento e che è in grado di immaginare positivi scenari futuri per il nostro Paese.
È con onore e con gioia, quindi, che lo scorso 11 aprile ho accettato di partecipare alle seconda edizione di TEDx Bergamo.
Per ora vi anticipo una foto. Spero di poter prestissimo condividere con voi anche il video del mio intervento, non ancora fruibile a causa di un problema tecnico che mi auguro sarà risolto a breve.
Niccolò