Storie di imprenditori, di santi e di esseri umani legati dalla fraternità
Ad Assisi, giovedì 8 ottobre, un altro importante tassello per contribuire all’evoluzione di un’economia più giusta, inclusiva e sostenibile
Giovedì 8 ottobre, ad Assisi, l’emozione era percepibile nell’aria, in quell’atmosfera carica di suggestione che l’essenziale austerità del Santuario della Spogliazione non faceva che accentuare.
In quel luogo, otto secoli fa, San Francesco con un gesto inequivocabile e dirompente – la spogliazione, per l’appunto – ha gettato le fondamenta di un’economia solidale e fraterna.
In quello stesso luogo, giovedì, hanno parlato per la prima volta degli imprenditori. Io ero uno di loro.
L’occasione è stata data dalla presentazione dell’ultimo libro di Safiria Leccese, giornalista e conosciutissimo volto Mediaset, a cui ho già dedicato alcune pagine del blog. “La Ricchezza del bene”, come ormai saprete, racconta le storie di un’imprenditoria italiana illuminata, che produce alti fatturati ma è, al contempo, attenta ai bisogni e alla dignità delle persone. Un modo di fare impresa che non trascura mai uno sguardo etico e un’attenzione al bene comune. Ecco perché alcuni degli imprenditori descritti nel libro si trovavano nel Santuario della Spogliazione.
Insieme a me c’era Paola Gurrieri, che in Sicilia guida con i fratelli La Mediterranea, leader nella coltivazione di crisantemi. L’azienda ha costruito case per i dipendenti stranieri, immigrati privi di abitazione, assunti con gli stessi contratti degli italiani.
Era presente anche Giorgio Campagnolo, del Gruppo Fratelli Campagnolo, tra i più importanti nel settore dell’abbigliamento sportivo, che con le sue donazioni costruisce ospedali in Guinea, Zambia e Uganda.
E c’era infine Giuliano Maffei, presidente della Fondazione Stella Maris, una realtà innovativa dedicata alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione dei bambini e degli adolescenti con disturbi neuropsichiatrici. La IRCCS ha sede a Calambrone (Pisa) ed è, in Italia, l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che opera in un settore così delicato e importante.
“La Ricchezza del bene”, si chiude con la storia di Carlo Acutis il ragazzo che proprio oggi ad Assisi, sarà fatto Beato.
Morto a soli quindici anni Carlo – lui stesso figlio di imprenditori – ha seguito con coerenza il suo brevissimo percorso esistenziale sulle orme di San Francesco, andando sempre in soccorso, anche attraverso il web, dei più fragili e dei più bisognosi.
Ed ecco che giovedì, in quelle ore frenetiche di preparativi per il grande evento della Beatificazione, quasi al termine del convegno sul libro di Safiria è arrivato un ulteriore annuncio. La diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino e la Fondazione Santuario della Spogliazione hanno istituito il Premio per un’Economia della Fraternità.
Lo ha annunciato monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, spiegando che l’ispirazione per l’istituzione del Premio è nata da diversi fattori: le storie di tutti gli uomini e le donne d’impresa che hanno scelto di mettere al centro la persona, l’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, l’evento di The Economy of Francesco, e gli esempi rivoluzionari di San Francesco e di Carlo.
Il Premio per un’Economia della Fraternità nasce per promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani. È specificamente finalizzato a incoraggiare quei processi economici “dal basso”, in cui persone con scarse possibilità economiche, in qualunque parte del mondo, ma specie nelle regioni più povere, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali, contando soprattutto sul “capitale della fraternità”.
Nell’illustrare l’iniziativa, il vescovo ha infine sottolineato: “Il premio sarà di carattere simbolico, educativo e avrà anche dei momenti addirittura scientifici perché vogliamo riflettere su quello che succede nel mondo, vogliamo capire i dinamismi, vogliamo andare anche nella direzione di percorsi che ci aiutino a fare un mondo più bello a tutti i livelli”.
Non posso che augurarmi che anche questo importante evento di Assisi costituisca un tassello che presto contribuirà ad avviare un processo di cambiamento globale, affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, inclusiva e sostenibile.
Niccolò