Salve Conte Branca. Ho avuto il piacere di sentirla parlare delle sue bellissime idee anni fa e ne rimasi affascinata, cosi tanto da proporla al mio amico Sean Carlos per riaprire l’American Business Group Business Lunches in qualita’ di speaker e ospite di onore.
Spero davvero che accetti di essere nostro ospite.
Buona giornata,
Simona Frignani.
Niccolò Branca Febbraio 26, 2016
Cara Simona,
la ringrazio per il suo interesse e per l’invito che mi ha rivolto.
Sarò lieto di partecipare, compatibilmente con i miei impegni.
La farò contattare in privato per i dettagli.
Un caro saluto
Niccolò
Laura Febbraio 19, 2016
Sig.Niccolo’ no non ci sono stati fraintendimenti si parla di schemi psicologici ha capito benissimo, vedo che il mio datore di lavoro ha gli stessi atteggiamenti miei di quando avevo la mia attivita’ e di conseguenza parlando con alcune persone di schemi mi è sorto il dubbio e appunto mi è stato detto che
ho riportato i miei schemi anche in questo lavoro anche lei mi ha detto che è possibile e quindi mi chiedevo
come si puo’ influenzare cosi’ delle situazioni quando ogni persona dovrebbe avere i propri schemi spero sia chiaro il concetto certo è che nel momento in cui ci si rende conto di questo bisogna cambiare schema come sto’ cercando di fare. grazie Laura
Niccolò Branca Febbraio 19, 2016
Cara Laura,
sono felice che non ci siano fraintendimenti.
Le faccio tanti auguri per il suo percorso di cambiamento.
Un caro saluto
Niccolò
Laura Febbraio 18, 2016
La ringrazio Sig.Niccolo’ della sua gentile risposta ma come posso influenzare un datore di lavoro che gestisce la sua azienda, con i miei
schemi? lui non dovrebbe avere i suoi? A questo punto se l’azienda non
va’ bene è colpa mia ?
un caro saluto
Laura
Niccolò Branca Febbraio 18, 2016
Cara Laura,
c’è stato un fraintendimento.
Il suo commento precedente mi è parso si riferisse a degli schemi psicologici.
Lei, invece, si stava riferendo ad altri schemi?
Un caro saluto
Niccolò
laura Febbraio 17, 2016
Buongiorno,
ho seguito un po’ su internet alcuni suoi interventi e mi è piaciuta molto la sua semplicita’. Per questo oggi le sto scrivendo.
Ho vissuto anni molto difficili nel campo lavorativo e in seguito ho dovuto fare una scelta dolorosa. Grazie a Dio ho trovato un altro lavoro, dove pero’ ci sono delle difficolta’ e quindi mi sembra un film gia’ visto.
A volte questo mi fa stare male: non capisco se sono io che ho portato il mio schema nell’azienda. Confrontandomi con alcune persone mi è stato consigliato proprio di cambiare schema e di fare attenzione, perche’ le situazioni che viviamo sono il risultato di cio’ che abbiamo dentro.
Faccio meditazione. Ho fatto per molto tempo meditazione di gruppo con un Maestro che seguo da molti anni, ma nell’ultimo anno ho abbandonato preferendo la meditazione a casa giornaliera.
Credo di avere un po’ di confusione dentro e di dover fare ordine.
Un caro saluto
Laura
Niccolò Branca Febbraio 17, 2016
Cara Laura,
è proprio così: anche nel mondo del lavoro può succedere che gli schemi e i condizionamenti di cui non ci rendiamo conto, ma che applichiamo alla realtà, finiscano col condizionare pure gli atteggiamenti di chi lavora accanto a noi.
Il primo passo, ma il più importante e necessario per poter cambiare, è proprio quello di essere consapevoli del possibile meccanismo che domina le nostre azioni.
Quindi lei è già avviata nella giusta direzione. Sicuramente, col tempo e con l’aiuto della giusta meditazione, vedrà la confusione diminuire sempre più.
Le mando un caro saluto
Niccolò
Camilo Graña Gennaio 27, 2016
Caro Dottore
rispetto del suo pensiero Medita-Zione , credo che la sensazione paralizzante è che il serhumano è pieno di emozioni che cambiano tutto il tempo , ed è per questo che sono molto difficili da controllare e si manifestano come quella sensazione di sopraffare voi ta ben sviluppato.
Cordiali saluti da Argentina.
Camilo Graña
Niccolò Branca Gennaio 30, 2016
Caro Camilo,
dalle sue parole emerge con chiarezza la coscienza che dalle emozioni si sprigiona un’energia di cui purtroppo è facile essere succubi.
Uno dei vantaggi della meditazione è che consente di prendere sempre più confidenza con le dinamiche e i meccanismi della mente, quindi anche con quelli che fanno nascere le emozioni. Osservandole attentamente possiamo poi imparare a gestirle, o quantomeno ad abbracciarle senza emettere giudizi, consapevoli che anche queste sono sfaccettature che ci appartengono, che fanno parte di noi.
Ed è proprio così che può nascere una maggiore compassione per noi stessi e quindi per tutte le altre persone, perché a quel punto ci appaiono evidenti le difficoltà che tutti noi incontriamo lungo il cammino che stiamo percorrendo. Quello stesso cammino che ci consente di fare della nostra vita una vera opera d’arte.
¡Hasta luego!
Salve Conte Branca. Ho avuto il piacere di sentirla parlare delle sue bellissime idee anni fa e ne rimasi affascinata, cosi tanto da proporla al mio amico Sean Carlos per riaprire l’American Business Group Business Lunches in qualita’ di speaker e ospite di onore.
Spero davvero che accetti di essere nostro ospite.
Buona giornata,
Simona Frignani.
Cara Simona,
la ringrazio per il suo interesse e per l’invito che mi ha rivolto.
Sarò lieto di partecipare, compatibilmente con i miei impegni.
La farò contattare in privato per i dettagli.
Un caro saluto
Niccolò
Sig.Niccolo’ no non ci sono stati fraintendimenti si parla di schemi psicologici ha capito benissimo, vedo che il mio datore di lavoro ha gli stessi atteggiamenti miei di quando avevo la mia attivita’ e di conseguenza parlando con alcune persone di schemi mi è sorto il dubbio e appunto mi è stato detto che
ho riportato i miei schemi anche in questo lavoro anche lei mi ha detto che è possibile e quindi mi chiedevo
come si puo’ influenzare cosi’ delle situazioni quando ogni persona dovrebbe avere i propri schemi spero sia chiaro il concetto certo è che nel momento in cui ci si rende conto di questo bisogna cambiare schema come sto’ cercando di fare. grazie Laura
Cara Laura,
sono felice che non ci siano fraintendimenti.
Le faccio tanti auguri per il suo percorso di cambiamento.
Un caro saluto
Niccolò
La ringrazio Sig.Niccolo’ della sua gentile risposta ma come posso influenzare un datore di lavoro che gestisce la sua azienda, con i miei
schemi? lui non dovrebbe avere i suoi? A questo punto se l’azienda non
va’ bene è colpa mia ?
un caro saluto
Laura
Cara Laura,
c’è stato un fraintendimento.
Il suo commento precedente mi è parso si riferisse a degli schemi psicologici.
Lei, invece, si stava riferendo ad altri schemi?
Un caro saluto
Niccolò
Buongiorno,
ho seguito un po’ su internet alcuni suoi interventi e mi è piaciuta molto la sua semplicita’. Per questo oggi le sto scrivendo.
Ho vissuto anni molto difficili nel campo lavorativo e in seguito ho dovuto fare una scelta dolorosa. Grazie a Dio ho trovato un altro lavoro, dove pero’ ci sono delle difficolta’ e quindi mi sembra un film gia’ visto.
A volte questo mi fa stare male: non capisco se sono io che ho portato il mio schema nell’azienda. Confrontandomi con alcune persone mi è stato consigliato proprio di cambiare schema e di fare attenzione, perche’ le situazioni che viviamo sono il risultato di cio’ che abbiamo dentro.
Faccio meditazione. Ho fatto per molto tempo meditazione di gruppo con un Maestro che seguo da molti anni, ma nell’ultimo anno ho abbandonato preferendo la meditazione a casa giornaliera.
Credo di avere un po’ di confusione dentro e di dover fare ordine.
Un caro saluto
Laura
Cara Laura,
è proprio così: anche nel mondo del lavoro può succedere che gli schemi e i condizionamenti di cui non ci rendiamo conto, ma che applichiamo alla realtà, finiscano col condizionare pure gli atteggiamenti di chi lavora accanto a noi.
Il primo passo, ma il più importante e necessario per poter cambiare, è proprio quello di essere consapevoli del possibile meccanismo che domina le nostre azioni.
Quindi lei è già avviata nella giusta direzione. Sicuramente, col tempo e con l’aiuto della giusta meditazione, vedrà la confusione diminuire sempre più.
Le mando un caro saluto
Niccolò
Caro Dottore
rispetto del suo pensiero Medita-Zione , credo che la sensazione paralizzante è che il serhumano è pieno di emozioni che cambiano tutto il tempo , ed è per questo che sono molto difficili da controllare e si manifestano come quella sensazione di sopraffare voi ta ben sviluppato.
Cordiali saluti da Argentina.
Camilo Graña
Caro Camilo,
dalle sue parole emerge con chiarezza la coscienza che dalle emozioni si sprigiona un’energia di cui purtroppo è facile essere succubi.
Uno dei vantaggi della meditazione è che consente di prendere sempre più confidenza con le dinamiche e i meccanismi della mente, quindi anche con quelli che fanno nascere le emozioni. Osservandole attentamente possiamo poi imparare a gestirle, o quantomeno ad abbracciarle senza emettere giudizi, consapevoli che anche queste sono sfaccettature che ci appartengono, che fanno parte di noi.
Ed è proprio così che può nascere una maggiore compassione per noi stessi e quindi per tutte le altre persone, perché a quel punto ci appaiono evidenti le difficoltà che tutti noi incontriamo lungo il cammino che stiamo percorrendo. Quello stesso cammino che ci consente di fare della nostra vita una vera opera d’arte.
¡Hasta luego!
Niccolò