L’Economia della Consapevolezza in scena
Al Teatro Parenti dialogo con Marco Zapparoli intorno al mio nuovo libro
Il 10 dicembre ho presentato in pubblico per la prima volta il mio nuovo libro, “Economia della Consapevolezza – Coscienza, interdipendenza, sostenibilità“.
L’ho fatto insieme al suo editore, Marco Zapparoli, fondatore della casa editrice Marcos y Marcos e presidente di ADEI, l’Associazione degli Editori Indipendenti, che tra i suoi obiettivi ha quello di sostenere e tenere viva nel Paese l’idea di cultura plurale e libera.
Il dialogo è avvenuto nell’inconsueto e piacevole spazio polifunzionale del Caffé Rouge, proprio accanto al foyer del Teatro Franco Parenti.
L’evento è stato organizzato nell’ambito della serie di incontri dell’associazione “Progetto Focus Argentina. Spettacoli, racconti, concerti e degustazioni dal Sur”, organizzati dal Teatro in collaborazione con il Consolato Generale e Centro di Promozione della Repubblica Argentina, l’Istituto Cervantes e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Milano.
Impossibile, in una cornice come questa, non fare riferimento al default argentino del 2001, che ho vissuto in prima persona.
Ne ho raccontato i dettagli nel mio libro “Per fare un manager ci vuole un fiore”.
Quella terribile emergenza ha dato però alla luce i primi tratti dell’Economia della Consapevolezza, che ora – ampliati e applicati per quasi due decenni di in azienda – ho delineato nel nuovo libro presentato al Teatro Parenti.
Nelle pagine di “Economia della Consapevolezza – Coscienza, interdipendenza, sostenibilità”, ho infatti enunciato per la prima volta tutti i principi che stanno alla base del mio modo di intendere l’imprenditorialità, elaborando così il “Manifesto dell’Economia della Consapevolezza”.
Ma questa mia nuova pubblicazione non si limita ai presupposti teorici. Ho anche dato ampio spazio, ad esempio, ad applicazioni pratiche e casi realmente accaduti, in azienda e non solo.
In effetti, oltre alla conduzione aziendale, alle nuove tecnologie e all’innovazione, o alle dinamiche che si innescano nelle relazioni di lavoro, ho esaminato molti altri temi che, come sapete, mi stanno veramente a cuore.
Mi riferisco al profondo significato della Consapevolezza, alla spiritualità, alla meditazione, allo yoga, allo sviluppo di relazioni sociali sempre più salde e partecipate.
Sono tutti temi questi, che ruotano intorno all’Economia della Consapevolezza: un modo di essere e di agire che, senza trascurare il ritorno finanziario, mette sempre al primo posto il rispetto delle persone e dell’ambiente.
Mi auguro che le mie riflessioni possano costituire, anche per tutti coloro che leggeranno il libro, la testimonianza utile e concreta di un modello che – generando benessere ed equo profitto – pone al centro la ricerca di senso e della felicità.
Niccolò