Realizzazione e Bellezza
Nella Realizzazione, l’atto d’amore più importante e vero che possiamo compiere, è celata l’essenza della Bellezza
Stamane una nebbiolina leggera catturava i raggi del sole e, lasciandone trasparire la luce, sfumava ogni contorno nell’indefinito. Il risultato era uno spettacolo di incantevole bellezza, pari per lo meno a quei paesaggi ricchi di dense velature acquarellate che caratterizzano certi dipinti di [su_highlight]Folon[/su_highlight].
L’universo, ne sono convinto, ci stava suggerendo di celebrare questo inizio del 2019 con un inno alla bellezza.
Guardiamoci attorno: c’è bellezza ovunque. C’è bellezza in un dipinto, nel disegno delle colline, in una poesia, nella corsa saltellante di un ruscello, in un brano musicale, nel lavoro dei campi, nel canto di un uccello, in un’opera d’arte, nel vento che sussurra attraverso i cipressi. C’è bellezza in un caldo abbraccio fraterno, negli occhi di un vitellino appena nato o in quelli di una mamma che stringe a sé il suo bambino. C’è davvero bellezza ovunque, intorno a noi.
Ma sarebbe un errore pensare che la bellezza sia solo là fuori. La Bellezza c’è quando l’io fenomenico non c’è più. Quando questo “io” a cui abbiamo attribuito tanto valore, se ne è andato, è svanito.
Nel momento in cui siamo totalmente presenti, quando tutti i nostri sensi sono coinvolti, totalmente immersi in un tramonto, in una passeggiata a piedi nudi sulla spiaggia, o al cospetto della prepotente magnificenza di una cascata di montagna, ecco allora che, come d’incanto, scompaiono tutti i problemi, tutti i dolori, tutti i desideri, tutte le avversioni. Tutto ciò sparisce perché ci dimentichiamo totalmente di noi stessi, e in questo preciso stato c’è Bellezza, c’è libertà.
E davvero non so per quale misteriosa ragione noi invece siamo innamorati dei nostri lacci e laccioli…
Forse perché, come tanti criceti, non ci rendiamo conto di camminare, anzi, di pesticciare all’impazzata, in quella ruota che gira all’infinito: la ruota della vita, del divenire, la [su_highlight]ruota del Samsara[/su_highlight].
Come un cane che, mordendo l’osso, non si accorge che il sangue che gli piace così tanto e che trova irresistibile, è lui stesso a produrlo con le ferite che si infligge, allo stesso modo noi proviamo un’irresistibile attrazione per i nostri problemi, i nostri dolori, le nostre solitudini. Poi, per sfuggire a tutte queste pene corrosive che continuiamo ad autoinfliggerci, ci identifichiamo in qualcosa. Allora ci attacchiamo alla religione, ad esempio, o a un’ideologia, al lavoro, al piacere, a un luogo, alle persone, ai ricordi del passato. E proprio da tutte queste dipendenze si generano altri problemi.
Intanto perdiamo milioni di istanti di Bellezza. Quella Bellezza che tuttavia c’è già in noi, che non è mai nata, che non deve essere costruita e che mai finirà.
Nella Realizzazione, l’atto d’amore più importante e vero che possiamo compiere, è celata l’essenza della Bellezza.
Nella Realizzazione si annulla l’io fenomenico a cui abbiamo attribuito tanto prestigio e valore, e acquista spazio la Vacua Luce Infinita pervasa di Consapevolezza.
In questa Realizzazione c’è Dio. Non però un Dio personale costruito dall’ego, a cui rivolgersi per i propri desideri, timori, bisogni di protezione, ma quel Dio che è Luce Infinita e che si manifesta nelle mille sfaccettature della bellezza dell’Universo.
Che il 2019 sia un anno di Realizzazione e di Bellezza.
Auguri!
Niccolò